LA PAZIENTE
Per la paziente, la complicazione principale che può verificarsi è l’iperstimolazione ovarica. Le sue origini sono ancora sconosciute: si manifesta in maniera sporadica e spesso lieve, con sintomi quali la distensione addominale, nausea e ingrossamento delle ovaie. I rischi operatori legati al prelievo di ovociti sono rari e modesti, così come sono estremamente limitati i rischi legati a sedazioni e anestesie.
IL FETO
Per il feto, alcuni studi evidenziano un’incidenza degli aborti spontanei superiore nelle gravidanze dovute a fecondazione assistita. Questa è dovuta spesso all’età della paziente o a sue patologie pregresse. Più embrioni si trasferiscono all’interno dell’utero, ai fini di incrementare le possibilità di un concepimento, più aumentano le possibilità di una gravidanza multipla. Per questo il protocollo ProCrea trasferisce un massimo di due embrioni per ciclo.
IL BAMBINO
Persiste il timore che i bambini nati tramite fecondazione assistita siano più a rischio di malformazioni, a causa dell’alterazione cromosomica che può essere indotta dalla manipolazione dei gameti, che potrebbe dar luogo a un feto imperfetto. Si tratta di un rischio minimo, come certificano numerosi dati scientifici.